Accessori Allenamento
In Accessori allenamento nuoto trovi tutti gli strumenti per migliorare forza e potenza ma anche tecnica e conoscenze teoriche sullo sport più bello del mondo, il nuoto. Ma non solo, trovi anche moltissimi strumenti elettronici che, grazie alle loro tecnologie avanzatissime, ti permetteranno di registrare tutti i parametri della tua nuotata, ritmo, andatura, velocità, lunghezza della bracciata, frequenza cardiaca e tanto altro.
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Cardiofrequenzimetri nuoto - Contavasche - Cronometri Nuoto - Palette Nuoto
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Cardiofrequenzimetri...
Scegliere un cardiofrequenzimetro per nuoto non è impresa facile ma può diventarlo grazie ai consigli di Swimmershop! Intanto facciamo chiarezza su quali sono le funzioni utili a chi cerca un cardiofrequenzimetro per nuoto. Prima di tutto che riesca a rilevare la frequenza cardiaca, può sembrare ovvio ma così non è.
Ci sono poi una serie di funzioni aggiuntive di raccolta dati e informazioni sulla nuotata. A partire dal numero delle vasche, il conteggio delle bracciate i tempi per vasca e tutta una serie di parametri che poi servono a calcolarne altri, più specifici (ad esempio l'indice di efficienza della nuotata).
Qui a Swimmershop abbiamo deciso di lasciare da parte strumenti estremamente costosi (come ad esempio il GARMIN, che include anche il GPS) ma poco specifici, per concentrarci su cardiofrequenzimetri più accessibili a tutti e sopratutto focalizzati, a livello di funzioni, sul nuoto e creati da nuotatori per nuotatori. Ne viene fuori una selezione di prodotti non molto vasta ma molto, molto specifica.
Perché è difficile per un cardiofrequenzimetro per nuoto rilevare la frequenza?
I normali cardiofrequenzimetri funzionano trasmettendo su una frequenza che viene ostacolata dall'acqua. Per questo non è possibile utilizzare i cardio in vasca. Se qualcuno ha esperienza di agonista potrebbe ricordare di aver visto i nuotatori indossare la fascia pettorale e, a fine vasca, agganciarsi al blocco di partenza e sollevare il petto fuori dall'acqua per dare modo alla fascia pettorale di tramettere il battito cardiaco al cardiofrequenzimetro. Metodo, inutile dirlo, piuttosto grossolano e poco pratico.
Quanti tipi di cardiofrequenzimetro nuoto esistono?
Fondamentalmente due, i cardiofrequenzimetri senza fascia pettorale e quelli con la fascia. Di solito i cardio con la fascia sono più precisi nella rilevazione della frequenza cardiaca.
Cardiofrequenzimetro per nuoto con la fascia pettorale
Per chi nuota tenere a posto la fascia è piuttosto problematico. Aumentando la velocità mentre nuoti, oppure con la spinta dopo la virata di fine vasca, spesso la fascia bascula e perde il contatto con il petto. In questo modo non viene registrato il battito cardiaco, anche se solo per un secondo. In questo modo nonostante la rilevazione sia precisa si manifesteranno nella lettura dei picchi di valore zero battiti nel momento, appunto, della virata. Basterà sapere quello che sono e da dove si originano e ignorarli di conseguenza.
A questo problema si può facilmente ovviare con un paio di pezzetti di nastro adesivo posizionati perpendicolarmente sopra la fascia, allo scopo di aumentarne l'aderenza.
Cardiofrequenzimetro da polso senza fascia nuoto
Ad essere più pratici, ma in linea di massima meno precisi, sono i cardiofrequenzimetro da polso senza fascia nuoto. In questo tipo di cardiofrequenzimetro per nuoto la lettura del battito cardiaco viene rilevata da uno, o più, sensori a infrarossi posizionato sotto la cassa che deve essere tenuto ben a contatto con il posto.
Questo tipo di sensore viene, più o meno, a seconda della qualità, influenzato dalla temperatura dell'acqua e del corpo e dall'effettiva aderenza al corpo. È molto più difficile, però, che si possa spostare una volta fissato come invece accade per i cardio a fascia.
Il migliore cardiofrequenzimetro per nuoto con fascia pettorale
La nostra selezione per il miglior cardiofrequenzimetro per nuoto con fascia pettorale ha visto vincere il modello PoolMate HR (che sta per Heart Rate - Frequenza cardiaca) dell'azienda inglese Swimovate. La selezione è stata facile visto che è l'unico del suo genere che esiste sul mercato. La scelta dell'azienda è stata quella di privilegiare l'affidabilità rispetto alla comodità.
L'ottima precisione della lettura cardio si fonde nel modo migliore con la lettura di una miriade di altri parametri come numero di vasche, bracciate, velocità, distanza, calorie, lunghezza della bracciata, bracciate al minuto e indice di efficienza che vengono calcolati grazi eal movimento del braccio durante la nuotata. In aggiunta a queste informazioni il PoolMate HR archivia e mostra anche i dati relativi ad ogni singola vasca nuotata (ogni 25 o 50 m a seconda della vasca). Ovviamente i dati possono essere scaricati NON SOLO sulla app smartphone ma anche su un software dedicato per PC/Mac, cosa che molti allenatori apprezzano: poter gestire i dati raccolti sui propri atleti da un'unica piattaforma più comoda dello smartphone.
Il migliore cardiofrequenzimetro da polso senza fascia nuoto
Per scegliere il cardiofrequenzimetro da polso senza fascia nuoto abbiamo deciso di privilegiare la novità e quindi optato per uno dei nuovissimi nati e ingresso recentissimo nel mondo del nuoto: lo SWIMMO. Il più preciso nelle rilevazioni cardio -rispetto ai suoi fratelli di altra marca- e quello con il maggior numero di funzioni. Ma sopratutto (anche se non ha un'interfaccia pc ma solo smartphone) quello che ha il software aggiornabile. Acquistando lo SWIMMO il tuo cardiofrequenzimentro per nuoto non invecchierà mai perché basterà collegarlo al tuo telefono ed aggiornarlo per ritrovarti sull'orologio tutte le ultimissime funzionalità!
Orologi Contavasche
Il termine contavasche include ormai una tale quantità di prodotti, con funzioni diverse e prezzi diversi, che è necessaria una piccola guida all'orologio contavasche per orientarsi al meglio e acquistare il prodotto più adatto a te. Si parte dagli economici contavasche da dito, che poche funzioni hanno oltre quella di tenere a memoria al posto tuo le vasche nuotate, su su fino a quelli interfacciabili con gli smartphone.
Abbiamo pensato di introdurre la categoria con queste indicazioni che potresti trovare utili per non sbagliarti, ti consigliamo di leggerle prima di scegliere il tuo orologio contavasche. Abbiamo cercato di essere semplici e sintetici così che tu non debba perderti tra specifiche tecniche e tabelle varie. Poche cose, ma essenziali, che crediamo possano davvero valere come orientamento di massima nell'acquisto di un contavasche nuoto.
Piccola (e veloce) guida all'orologio contavasche
Cominciamo con il dire che di contavasche ce ne sono molti, li disporremo qui in ordine dal più semplice, e più econmico, al più complesso e più costoso. Ovvio che se cerchi uno strumento che conti solo le vasche avrai bisogno di qualcosa di semplice da usare e non troppo costoso. Viceversa se la tua esigenza è, magari, quella di utilizzarlo con atleti della tua squadra allora probabilmente ti servirà qualcosa che raccolga molte piùù informazioni che non la semplice conta di quante volte hai fatto avanti e indietro.
I contavasche da dito
Tra i contavasche nuoto i contavasche da dito sono quelli più semplici, ma anche i più comodi da usare. Anche noto come anello contavasche, si fissa intorno all'indice grazie ad una fascetta in gomma morbida. ovviamente regolabile, pensato per essere sopratutto comodo. Il principio di funzionamento è meccanico, non automatico. Per registrare il numero di vasca devi premere con il pollice il tastino sotto al display. È molto facile e comodo poiché il pollice è praticamente sempre sopra il tasto mentre nuoti.
I modelli disponibili di anello contavasche sono tre. Un modello base, il LAPCOUNTER COUNT, sul cui display è sempre visualizzato il numero di vasche, un modello intermedio, il COMBO, in cui viene visualizzato il tempo trascorso e soltanto al momento della virata, quando premi il pulsante per registrare il conteggio, visualizza il numero della vasca nuotata. Vi è poi una verisone evoluta, il CHRONO 200, che funziona come l'intermedia ma ha in più una funzione di pausa e di memorizzazione dei tempi delle vasche (che puoi visualizzare e riesaminare alla fine dell'allenamento).
L'orologio contavasche vero e proprio
Se cerchi un contavasche nuoto che ti dia un po' più di informazioni e che, spratutto, le raccolga in automatico, senza dover premere pulsanti, ti vengono incontro i cosiddetti orologio contavasche. Veri e propri orologi da polso, necessitano dell'impostazione di alcuni parametri. Dovrai inserire la lunghezza della vasca e il polso su cui indosserai il tuo contavasche e qualche altro dato. Dopodiché ti basterà premere il tasto START e iniziare a nuotare. Questa categoria di orologi raccoglie informazioni della tua nuotata in automatico grazie ad un accelerometro interno e a algoritmi appositamente studiati allo scopo.
Alla fine dell'allenamento puoi visualizzare i dati raccolti sul display dell'orologio grazie ad una serie di pratiche abbreviazioni.
Il contavasche nuoto interfacciabile a PC/MAC o smartphone
L'evoluzione dei contavasche di cui sopra sono quelli che puoi interfacciare con il computer o con lo smartphone, così da visualizzare in forma numerica o di grafico, le tue prestazioni che sono state rilevate durante l'allenamento. Questa tipologia è la preferita da atleti e allenatori che riescono così a monitorare in maniera più scientifica le performance dei propri atleti.
Basti pensare che anche con un solo orologio contavasche è possibile programmare e raccogliere i dati di più di un atleta, cosi da avere i dati di tutti con una spesa davvero limitata!
L'orologio nuoto contavasche che funziona anche in mare o al lago
Infine alcuni di questi orologi nuoto contavasche possono, grazie a una breve calibrazione o all'utilizzo di un vero e proprio GPS, raccogliere i dati anche se nuoti in mare. Cosa che i normali contavasche piscina di norma NON FANNO.
Certo il costo di un orologio con GPS levita tantissimo, per questo vi proponiamo NON un orologio contavasche ma un altro strumento, qualora vogliate optare per l'utilizzo di un GPS. Sto parlando del MARLIN GPS, un dispositivo che si attacca agli occhialini e registra le informazioni sulla nuotata in acque libere parlando al nuotatore per correggerne la rotta!
Se invece preferisci il classico orologio allora diversi modelli della linea PoolMate possono essere calibrati ed utilizzati in acque libere.
Cronometri Nuoto
Il cronometro nuoto è uno strumento su cui allenatori, e genitori, fanno estremo affidamento. Certo, anche i genitori hanno il diritto di prendere i tempi del figlio che si allena. Non apro qui il discorso delle lotte intestine, e ulcere, che si scatenano quando i genitori vogliono intervenire consigliando serie di allenamento ai nuotatori. l'allenatore non si bypassa!
Ma, a parte gli scherzi, qual è il cronometro nuoto ideale per chi allena o per chi segue semplicemente il figlio o la figlia in piscina? Direi innanzitutto che la prima distinzione può essere su cronometro piscina con più linee e quello a singola linea. L'allenatore avrà bisogno di quel cronometro piscina con almeno tre linee per poter prendere i tempi di più atleti contemporaneamente. Viceversa un genitore potrà accontentarsi di un cronometro semplice ad una linea, visto che quasi sicuramente il tempo che gli interessa registrare è quello del figlio.
La scelta del cronometro nuoto
Quindi dicevamo, la prima selezione possiamo farla in base alle linee del display. Quali e quante sono le altre caratteristiche che sono rendono migliore un cronometro nuoto rispetto ad un altro? Ovviamente il prezzo, ma questo dipende, ovviamente, dalla qualità, dalle linee, dalla solidità dei tasti etc. Nonché dalla semplicità con cui si possono cabiare le batterie, alcuni sono decisamente più tribolosi di altri, e ricordati che il cronometro piscina va chiuso ermeticamente dopo il cambio batteria. Diversamente rischi di doverlo buttare, la garanzia non vale per un tipo di danno del genere. È quindi importante che l'apertura e chiusura del vano batteria sia estrememente facile.
Grado di impermeabilità del cronometro piscina
Ogni cronometro piscina ha un suo grado di impermeabilità. Senza, però, volerla fare troppo complicata con sigle tipo IP5 o IP6, basti sapere che in linea di massima ci sono due tipi di cronometri: quelli resistenti all'umido e agli schizzi e quelli veramente impermeabili.
La differenza? In un caso dovrai comunque stare attento a non immergere in acqua il tuo cronometro nuoto, qualche schizzo in conseguenza di un tuffo o una virata potrà reggerlo ma se ti casca in vasca addio cronometro. Nel caso invece, piuttosto unico, di un modello come il JUMBO non dovrai preoccuoartene (a patto che tu non ti metta a premere i tasti in immersione!). Anche dovesse caderti nella pisicna continuerebbe a funzionare.
Grandezza del display del conometro nuoto
Molto rilevante anche la grandezza dei numeri. non tanto perché tu che lo acquisti potresti avere problemi di vista. La vera questione è la visibilità in un ambiente come quello della piscina. Spesso luci e ombre non rendono la visibilità ottima e un display con bei numeroni grandi e ben visibile è sicuramente una caratteristica da cercare e desiderare quando acquisti un cronometro nuoto.
Elastici Allenamento
L'allenamento con elastici è essenziale per i nuotatori, molti però non sanno esattemente perché. L'utilizzo di elastici per allenamento non è limitato a stretching e allungamenti. Diffusissimo tra le squadre e gli atleti più evoluti è l'uso di elastici a fini di potenziamento! Qui su Swimmershop trovi una vastissima gamma di elastici allenamento che potranno venire incontro a ogni esigenza dei tuoi atleti. Ecco un paio di consigli per orientarti all'interno della categoria di elastici per allenamento.
Allenamento con elastici: il miglior modo di potenziare un nuotatore
Perché l'allenamento con elastici offre maggiori risultati e benefici a chi nuota rispetto al classico allenamento in palestra o con i pesi? Tutto è da ridurre ad alcuni studi effettuati, tra gli altri, da uno dei più grandi allenatori statunitensi: Ernest Maglischo. In sostanza ci si è accorti che se io alleno/potenzio il muscolo utilizzando lo stesso gesto che poi andrò ad utilizzare nella pratica effettiva del nuoto (ma vale per qualsiasi altro sport), allora avrò risultati parecchio migliori. Quando? Quando andrò ad applicare la forza che ho guadagnato nel pattern motorio del gesto atletico.
Ora, è piuttosto difficile, se non impossibile, replicare i gesti del nuoto utilizzando un bilanciere e dei pesi come quelli che troviamo in palestra. Per questo ci vengono in aiuto gli elastici allenamento. Una miriade di modelli che vi proponiamo qui su swimmershop, come al solito selezionando la migliore combinazione di qualità prezzo.
Esiste infatti uno strumento come il VASA trainer, molto diffuso neglio stati uniti e molto, molto costoso. Cos'è il VASA trainer? Nient'altro che una panca sulla quale puoi sdraiarti e fare allenamento con elastici. Quindi non è meglio focalizzarsi sugli elastici? Una panca per posizionarti nel modo giusto è facile da trovare e, per moltissimi esercizi, nemmeno necessaria.
Elastici per allenamento piatti
I classici elastici allenamento, quelli che avrai sicuramente visto utilizare a dei nuotatori, sono quelli piatti, comunemente noti come "a lasagna". utilizzati ptrincipalmente per lo stretching. Hanno comunque diverse resistenze e diversi spessori per andare incontro alle esigenze di tutti. Non sono adatti per essere utilizzati in allenamento con elastici se lo scopo è il potenziamento.
Elastici per allenamento tubolari
Quando si parla di allenamento con elastici per i nuotatori si parla di elastici allenamento tubolari. Cosa significa tubolari? La risposta potrebbe sembrare ovvia, a forma di tubo, cioè a sezione tonda. In realtà i migliori elastici tubolari per allenarsi sono quelli della marca americana NZ Manufacruring (o NZMFG).
Infatti questi elastici per allenamento hanno un cordino di sicurezza interno importantissimo. La sua funzione è quella, nel caso di rottura dell'elastico, di imipedire che questo ci frusti addosso in maniera decisamente pericolosa. E se hai mai utilizzato attrezzi del genere per allenarti sai di cosa parlo.
Inoltre sono disponibili in una miriade di livelli di resistenza, essenziali se si vogliono ousare per il potenziamento e quindi la necessita è quella di aumentare la resistenza mano a mano che aumento la mia forma fisica/forza.
Altra caratteristica importantissima di questi elastici allenamento è l'esistenza di modelli come l'elastico con palette che, invece della classica maniglia, terminano con una comoda paletta. proprio come quelle che si utilizzano per nuotare. La presenza di una paletta al termine dell'elastico allenamento nuoto permette di massimizzare l'efficacia del suo utilizzo. La mano può, così, rimanere ben aperta e rilassata mentre il braccio applica la forza ripetendo il gesto che poi applicherò in acqua nuotando. L'aderenza del movimento a quello del nuoto sarà veramente totale rendendo iper produttivo un allenamento con elastici!
Elastico allenamento nuoto in vasca
C'è poi la categoria di elastici che si utilizzano non a secco, come sostituzione dei pesi in palestra, ma direttamente in acqua. Fa parte di questa categoria l'elastico allenamento da corsia (noto come elastico con cintura per nuoto frenato) che si lega alla vita del nuotatore. Dopo averlo fissato al blocco il nuotatore comincia a nuotare contro la resistenza dell'elastico. In questo modo si allena la potenza all'andata e lo stile al ritorno, accompagnati dalla forza dell'elastico.
Ma ci sono anche molti altri modelli, elastici a cintura più corti per piscine corte, che riescono a trasformare anche le piscine più piccole in piscine perpetue o controcorrente. Modelli per allenare la battura di gambe che si allacciano alle spalle e ai piedi, e modelli per il nuoto stazionario che permettono all'allenatore di limare i dettagli tecnici della nuotata. Insomma, gli elastici per allenamento sono davvero tantissimi e speriamo qui di averti dato un'idea per orientarti, qualora tu avessi bisogno di altri consigli o informazioni chiamaci pure allo 0585026137, saremo lieti di aiutarti.
Libri sul nuoto
Un libro sul nuoto può essere molto utile, spesso quanto un allenamento in piscina. Può sembrare un'affermazione eccessiva ma lascia che ti spieghi cosa intendo. Spesso un buon libro può chiarirti alcuni errori che magari non sapevi neanche di fare. O magari suggerirti il modo giusto di programmare i tuoi allenamenti. O magari sei un istruttore che cerca ispirazione per insegnare a nuotare, un libro sul nuoto può suggerirti nuovi esercizi e aiutarti a programmare correttamente le progressioni di insegnamento.
Qui a SwimmerShop abbiamo selezionato una serie di libri che riteniamo utilissimi e molto ben fatti. Troverai libri sul triathlon, libri sul nuoto pinnato, libri che trattano di scuola nuoto e bimbi in acqua. Ma anche molti libri che approfondiscono gli argomenti più legati al nuoto: come allenarsi con tanto di macro e microcicli di allenamento. Entra nelle pagine prodotto e per ogni libro sul nuoto troverai l'indice dei contenuti e qualche pagina di esempio.
Quali sono i migliori libri sul nuoto?
I migliori libri sul nuoto sono quelli che abbiamo selezionato per te. Libri che possono aiutare te e il tuo allenatore, senza la pretesa di sostituirsi a un tecnico di bordo piscina. Troverai una selezione dei migliori libri sul nuoto. A partire dalla scuola nuoto, per arrivare a qualcosa di specifico come la preparazione atletica.
I libri per chi insegna nuoto
Bimbi in acqua, di Mike Maric e Ilaria Bonin, ad esempio, è un libro utilissimo per seguire il percorso acquatico del bambino dal preparto all'agonismo. Un libro che offre uno sguardo completo sulle molteplici attività acquatiche che un genitore può far intraprendere al proprio bambino. Ma anche Crescere nuotatori di Michael Brooks propone una visione che dura nel tempo e che evidenzia le strategie che gli hanno permesso di trasfomrare dei bambini in nuotatori da campionato.
Nuotare ed allenarsi al meglio grazie a libri sul nuoto
Per chi vuole capire come migliorare le proprie prestazioni in acqua ecco quali sono i libri che abbiamo selezionato, da quelli di argomento più ampio a quelli di argomento più specifico. In "Con Tutto il Nuoto del Mondo di Maurizio Mastrorilli, hai di fronte una guida recente e aggiornata, ma sopratutto completa, che ti sarà utile, che tu sia nuotatore agonista, Master, istruttore, allenatore o semplice appassionato. Tratta tutti gli aspetti del nuoto.
Quando poi viene il momento di approfondire ecco che con "Nuoto da Campioni" hai a portata di mano i programmi dell'allenatore numero 1 al mondo. Potrai utilizzare i sistemi di allenamento dei migliori nuotatori del mondo per diventare un nuotatore più forte in tutte le discipline grazie a come questo libro ti insegnerà a programmare gli allenamenti, e non solo.
Preparazione atletica, anatomia e forza
Se invece vuoi approfondire gli aspetti anatomici del nuoto, quali muscoli utilizzi quando nuoti i vari stili, e quindi come e cosa allenare per dare una bella spinta di potenziamento al tuo corpo ecco che potrebbe esserti utile Swimming Anatomy (che nonostante il titolo inglese è un libro tutto scritto in italiano).
Allenare forza e flessibilità è un libro un poco datato e forse tradotto non benissimo ma comunque comprensibile ed estremamente utile per capire come e perché sia necessario allenare la forza e la flessibilità per migliorare enormemente le prestazioni.
Con "La preparazione atletica per il nuoto" puoi imparare i test dello stato di forma e gli esercizi per prevenire infortuni, approfondire l'argomento del riscaldamento, esercizi specifici per nuotate e per la potenza. Include addirittura un DVD esplicativo di 80 minuti.
Altre discipline: libri su Triathlon, Pallanuoto e Nuoto Pinnato
Anche per molti altri sport acquatici troverai, in questa categoria, pane per i tuoi denti. Impariamo la Monopinna, l'Allenamento del Pallanuotista, Triathlon da Campioni e Triathlon aspetti metodologici e orientamenti per il tecnico, sono titoli che si spiegano da soli.
E allora che aspetti, dai subito un'occhiata ai vari libri e all'indice di ognuno di essi che ti aiuterà a capirne meglio i contenuti. Siamo sicuri che ti saranno di grande aiuto per migliorare il tuo stile e la tua tecnica, in poche parole: per migliorare i risultati nel tuo sport.
Che cosa cerchi in un libro sul nuoto?
Per effettuare una scelta giusta quando acquisti un libro sul nuoto è sempre bene che tu ti chieda "che cosa sto cercando? Qual è la cosa che vorrei sentirmi dire da questo libro?". Le tue esigenze possono essere ludiche (leggo qualcosa che parla di nuoto per puro divertimento) ma anche tecniche (leggo perché voglio imparare e migliorare il modo in cui nuoto).
In questo ultimo caso potresti cercare indicazioni su come strutturare i tuoi allenamenti, o più in generale su come strutturare correttamente UN allenamento. O magari come e quali muscoli potenziare per avere una spinta in più durante le gare. Infine le migliorie definitive delle quali un nuotatore può beneficiare in maniera definitiva: le migliorie tecniche al tuo stile. Forse il perfezionamento dello stile è l'argomento che viene ricercato di più, quando si tratta di nuotatori e libri.
Beh per ognuno di questi argomenti troverai, nella nostra categorie "libri sul nuoto", qualcosa che farà al caso tuo.
Speriamo di essere stati abbastanza esaustivi e averti aiutato nella scelta. Qualora avessi ancora dubbi ti basterà contattarci via mail, via whatsapp al 350 0499792 (solo messaggi) o telefonicamente allo 0585026137. Potrai parlare direttamente con noi e chiederci maggiori informazioni e consigli.
Nuoto Frenato
Se sei un nuotatore agonista o master probabilmente saprai cos'è il nuoto frenato (anche detto nuoto trattenuto). Nuotando agganciati a qualcosa o con degli oggetti che oppongono resistenza al nostro avanzamento in acqua (elastici agganciati al blocco di partenza, paracadute agganciati alla vita) sviluppiamo la forza, la resistenza e, nel caso dell'utilizzo di elastici da corsia, una progressione utile al miglioramento della frequenza di bracciata.
Se vuoi saperne di più puoi premere su "leggi tutto" o scorrere fino in fondo alla pagina (sotto l'elenco dei prodotti): troverai un utile e veloce approfondimento.
Cos'è il nuoto trattenuto? E il nuoto frenato?
Il nuoto trattenuto e il nuoto frenato sono la stessa cosa. Il punto è capire cosa sono. Si tratta di un tipo di allenamento che prevede di nuotare in opposizione a una qualche forma di resistenza. Ad esempio un paracadute o una cintura con delle coppette attaccata alla vita, nella maggior parte dei casi viene usato un elastico attaccato al blocco in modo che, nuotando nella direzione opposta a dove è agganciato l'elastico è necessario accelerare gradualmente per vincerne la resistenza.
Quando si torna indietro nuotando in direzione del punto di aggancio dell'elastico si effettua il cosiddetto nuoto assistito, ovvero si nuota a una velocità maggiore (serve a calibrare la propria tecnica sulle alte velocità).
Cosa c'è di vero nel nuoto trattenuto (o nuoto frenato)
Molti allenatori sono d'accordo che i migliori risultati di prestazioni si abbiano utilizzando insieme il nuoto frenato e quello assistito. La differenza di opinione sta, di solito, in quale dei metodi preferire e perché.
Ci sono stati molti studi che però hanno esaminato separatamente i due aspetti del nuoto trattenuto e assistito. Analizzati come due entità che producono risultati differenti. Senza mai concentrarsi però sugli effetti combinati dell'utilizzo di entrambi i metodi nello stesso allenamento.
Molte delle ricerche confermano che i migliori risultati in termini di prestazioni si hanno con l'utilizzo di entrambe le tecniche di allenamento, quando si utilizza solo il nuoto frenato i risultati ci sono lo stesso ma in misura un poco minore.
I risultati di alcuni studi sul nuoto frenato
L'allenamento con strumenti per nuoto frenato (elastici, paracadute, cinture con bicchierini, etc.) hanno come risultato un incremento della potenza muscolare APPLICATA ai movimenti del nuoto. Quindi un guadagno di forza che puoi completamente utilizzare in gara. Il nuoto assistito fornisce miglioramenti altrettanto apprezzabili in gare di velocità (Girold, et. al., 2006).
In sostanza l'allenamento in nuoto trattenuto migliora, ad esempio, i flessori e gli estensori del gomito rispettivamente in condizione isometrica e concentrica (Girold, et. al., 2006). Questo è importante per aumentare la lunghezza percorsa per ogni ciclo. Inoltre questo tipo di allenamento rinforza lo schema motorio corretto di trazione e spinta in velocità.
E il nuoto assistito?
Gli esercizi di scatti in nuoto assistito ottimizzano la frequenza del ciclo di bracciata e rendono possibile per il nuotatore la percezione aumentata della corretta e migliore posizione in acqua (ti abitua, detto in parole semplici, alla idrodinamicità del corpo - Girold, et. al., 2006).
L'allenamento di nuoto trattenuto senza la successiva fase di nuoto assistito avrebbe come risultato una maggiore lunghezza di bracciata ma spesso una peggiore posizione del corpo e della testa con conseguente rallentamento del ciclo della bracciata (nel caso non si pratichi nuoto assistito ma solo nuoto frenato è bene compensare con allenamenti ed esercizi sulla posizione dle corpo).
Al contrario, allenarsi soltanto in nuoto assistito avrebbe come risultato una maggiore frequenza di bracciata, buon posizionamento testa e corpo, ma una minore potenza e lunghezza di bracciata.
L'ultima parola all'allenatore
Certo, starà poi all'allenatore incorporare nei propri allenamenti, nel corso della stagione, varianti ed esercizi di nuoto frenato e nuoto assistito, calibrandoli sull'atleta che ha davanti. Tutti i risultati degli studi di cui si parla in questa pagina sono ottenuti dall'inserimento di serie di nuoto frenato in allenamenti pre-esistenti.
I risultati ottenuti in questo modo sono significativamente migliori rispetto al solito allenamento senza variazioni aggiunte.
L'impatto dell'allenamento di nuoto frenato sulla prestazione dei nuotatori: una review.
Uno degli ultimi lavori è del 2017 (The Impact of Resistance Training on Swimming Performance: A Systematic Review), ecco un riassunto del contenuto che, se volessi approfondire, potrai trovare online cercando il titolo in inglese che abbiamo messo tra parantesi.
Premessa
La maggior parte delle forze propulsive nel nuoto sono il prodotto della parte superiore del corpo, con una forte correlazione tra la potenza della parte superiore del corpo e la prestazione di velocità. Ci sono dei vuoti negli studi sull'impatto dell'allenamento in nuoto trattenuto sulla prestazinoe del nuotatore.
Obiettivi
Gli obiettivi di questa ricerca sono di indagare come si ripercuote in gara quello che si è guadagnato allenadosi nel nuoto frenato e esaminare gli effetti del nuoto frenato sulla tecnica del nuotatore.
Metodo
Sono stati esaminati 4 database online cercando i seguenti criteri
- Articoli scientifici in relazione a misurazioni delle prestazioni di nuotatori e
- nuotatori agonisti partecipanti a un programma di allenamento che includesse il nuoto frenato.
I criteri di esclusione invece sono stati
- Partecipanti agli studi inferiori ai 16 anni;
- Nuotatori dilettanti e master, triathleti e pallanuotisti (per restringere il campo di ricerca e semplificare la chiarezza dei risultati)
- nuotatori infortunati, e
- studi relativi a partenze e virate.
I dati raccolti sono stati estratti utilizzando le direttive del Preferred Reporting Items for Systematic Reviews and Meta-Analyses (PRISMA) ed è stat applicata la scala PEDro (Physiotherapy Evidence Database).
Risultati
I programmi migliori, che riescono a trasferire tutta la forza guadagnata alla nuotata in gara, sembrano essere quelli a basso volume di lavoro e ad alta resistenza/velocità. La lunghezza di bracciata viene perfezionata maggiormente con un allenamento di poche ripetute ad un alta resistenza/velocità. Sembra che il nuoto frenato sia l'allenamento più indicato per migliorare la frequenza di bracciata.
Conclusioni
Chiaro che qui non possiamo approfondire più di tanto e la cosa migliore se volete conoscere i dettagli di questo studio è andarselo a scaricare (è tutto in inglese). Ma in sostanza si conclude che, nonostante i risultati sembrino positivi, ci vorranno ancora ulteriori studi sull'allenamento di nuoto trattenuto per capirne gli effetti anche a lungo termine sulle prestazioni nelle varie discipline legate al nuoto.
Frattanto se volete provare a inserire nel vostro allenamento un po' di nuoto frenato, nella nostra categoria trovate tutto quello che vi serve per provare questa utile variante di allenamento.
Approfondiamo un po' il discorso con qualche riferimento tecnico sul nuoto frenato e assistito.
I nuotatori che si sono allenato con un programma che integrava il nuoto frenato e assistito hanno aumentato la loro frequenza di bracciata durante i secondi 50 metri in una gara di 100 metri (Girold et. al., 2006), ma anche il loro numero di bracciate per minuto durante tutta la gara, il che può significare una diminuzione della lunghezza di bracciata durante i 100 metri di gara. In sostanza dice Girold, la forza fisica e una tecnica corretta sono alla base di una buona gara, di conseguenza inserire una parte di allenamento di nuoto assistito e frenato può essere una cosa essenziale per migliorare i propri risultati.
Gli estensori e flessori del gomito possono essere rinforzati e migliorati con l'allenamento di nuoto frenato. Spesso un sottoprodotto di questo tipo di allenamento è un aumento della forza dei flessori dell'anca.
Questi ultimi necessitano di un approccio più dinamico per essere rinforzati nel modo giusto, utilizzando bande elastiche e esercizi pliometrici fuori dall'acqua (in palestra). Nello studio del 2013 di Brady, in un programma di allenamento dinamico del flessore dell'anca durato due mesi, i partecipanti uomini e donne hanno aumentato la forza dei flessori rispettivamente dell'11.4% e del 14.3%.
Quando allenarsi con il nuoto frenato?
L'inizio della stagione di gare è un ottimo momento, per l'allenatore di velocisti, per implementare lo sviluppo di una buona base aerobica, concentrandosi anche, strategicamente, sulla tecnica della gara di velocità. Man mano che l'aspetto tecnico evolve, l'allenamento di metà stagione dovrebbe aumentare la quantità di allenamento contro resistenze (nuoto frenato e palestra); intervallo brevi e alta intensità aerobica sono ottimali secondo Girold (Girold, et. al., 2006).
Man mano che si avvicina il campionato l'allenatore dovrebbe mettere maggiore enfasi sull'allenamento di nuoto assistito per aumentare la frequenza di bracciate al minuto MA senza perdere il guadagno di potenza accumulato precedentemente a metà stagione. In questo modo ci si assicurerà un'adeguata lunghezza di bracciata (Girold, et. al., 2006).
Un altro vantaggio nell'utilizzo del nuoto assistito è psicologico. Al nuotatore dà sicurezza allenarsi a velocità uguale o maggiore a quella di gara, familiarizzando e lavorando sulle sensazioni corrette in velocità.
La cosa importante è che i dati di questi studi vanno poi saputi applicare al singolo caso del nuotatore, per questo riteniamo che sia essenziale rivolgersi sempre all'allenatore con cui lavori per integrare correttamente il nuoto trattenuto e assistito nel tuo programma di allenamento riducendo al massimo la possibilità di infortuni che potrebbero compromenttere una stagione.
Palette Nuoto
Quello delle palette nuoto è davvero un mondo immenso. Quando si guarda all'accozzaglia di strane forme e colori viene voglia di pensare "ma io cercavo solo delle palette x nuoto normali..." e può capitare di rimanere smarriti. Ma non farti fregare! Ci sono palette che possono darti benefici davvero impensati e migliorare il modo in cui ti muovi in acqua e, in ultima analisi, la tua velocità. E lo faranno non nella maniera banale delle classiche palette da nuoto, ma meglio e in modo più performante.
Palette nuoto, qualche trucco per non rimanere fregato.
Palette nuoto iniziano con le stesse lettere di Pericolo Nefasto. La prima cosa che penso quando qualcuno mi parla di palette per nuoto è"ma questo come nuoterà? Bene o male? Sarà uno di quelli che, una volta indossate le palette, diventano delle lame rotanti a pelo d'acqua, con le bracciate larghe larghe... sì proprio loro, quelli che è meglio starci nella corsia insieme e non in quella di fianco". Perché ammettiamolo, le palette per nuoto sono prima di tutto un 'arma impropria nelle mani (letteralmente) di chi non sa nuotare. E allora quale modo migliore per imparare di utilizzare delle palette NON per il potenziamento ma per la tecnica?
Forma delle palette per nuoto
La forma delle palette nuoto è un'annosa questione. Se ne trovano di tutte le forme e spesso la forma non ha alcun effettivo risultato/effetto, ma ci sono dei casi invece in cui la forma è funzionale e serve a uno scopo preciso e importante. Il mio consiglio è quello di non farti confondere da forme più o meno biofuse o supertecnologiche ma cercare sempre le palette nuoto migliori per lo scopo che vuoi ragigungere. Non è difficile, basta solo informarsi un po'.
Se il tuo scopo è quello di potenziare potete orientarvi su palette per nuoto che abbiano un'area piuttosto ampia.
Attenzione però: una paletta troppo grande avrà il risultato infausto di sovraccaricare TROPPO l'articolazione della spalla. E credimi, alla lunga te ne pentirai.
C'è chi sostiene che l'ampiezza ideale per le palette nuoto sia quando la paletta stessa fuoriesce dal bordo della mano di circa 1 centimetro, un centimetro e mezzo.
Elastici delle palette per nuoto
Anche gli elastici delle palette nuoto meritano un poco di attenzione. Possono sembrare un particolare di importanza limitata ma possono anche diventare una spina nel fianco. Stanno prendendo piede ultimamente delle palette per nuoto di manifattura russa, veramente eccezionali.
La consistenza
A parte il prezzo accessibilissimo, molte di queste hanno elastici pieni! Si hai capito bene, al contrario dei classici elastici tobolari forati all'interno come una specie di bucatino, questi elastici sono pieni all'interno.
La prima conseguenza di questa modifica è che si rompono molto meno facilmente, il che non guasta. Secondariamente possono essere regolati (maltrattati) senza particolari cure o attenzionie scorrono anche più facilmente negli appositi fori di cui sono dotate tutte le palette x nuoto.
La disposizione
Un'ultima considerazioni sugli elastici, o meglio sulla loro disposizione sul corpo della paletta. La tendenza che si sta affermando in questi anni è quella di ridurre il numero di elastici mentre molte palette hanno basato il loro successo proprio sulla quantità di questi e sulla possibilità di posizionarli in moltissimi modi differenti. Siamo proprio sicuri che la posizione dell'elastico influisca in qualche modo sull'efficacia della paletta per nuoto? Aspettiamo qualche studio specifico e sperimentale/empirico che ci fornisca dati più approfonditi, anche se, a sensazione, direi proprio di no.
Funzione delle palette nuoto, quali sono le palette nuoto migliori?
In ultima analisi le palette dovrebbero avere un'unica funzione in allenamento. No, non quella di potenziarti ma quella di avere il risultato di farti andare più veloce in acqua. Come spero saprai, questo risultato non si ottiene solo con il potenziamento, anzi, il potenziamento non è mai stato il modo migliore per muoversi più velocemente in acqua.
Maggiore è la potenza e maggiore è la spinta che riesci a darti in acqua. Maggiore è la velocità in acqua e maggiore è la resistenza opposta dall'attrito per ogni tua parte del corpo che non è in una posizione ottimale idrodinamica. Come si migliora la posizione? Migliorando la tecnica con la quale applico la forza sull'acqua. più sei idrodinamico e più puoi sfruttare un eventuale potenziamento. Ecco perché sono utili sia le palette per nuoto che migliorano la tecnica sia le palette da nuoto che migliorano la forza.
Palette nuoto migliori per la tecnica
In questo paragrafo di attrezzi per la tecnica ti proponiamo quelle che riteniamo essere le palette nuoto migliori per migliorare il modo in cui ti spingi sull'acqua e il modo in cui opponi resistenza al liquido. Concetti base se vuoi aumentare la tua velocità. Ecco una lista delle migliori con il motivo per cui le abbiamo selezionate. Rimandiamo alle pagine specifiche del prodotto per maggiori informazioni e approfondimenti:
- Fulcrum - etrema correzione tecnica di TUTTA la bracciata
- Freestyler - correzione e miglioramento dell'allungo e della posizione della mano, nonché leggero lavoro di forza
- Antipaletta Egg trainer - lavoro estremo di tecnica su tutto il braccio tranne la mano (tipo esercizio a pugni chiusi ma migliore)
Palette nuoto migliori per il potenziamento
In questo paragrafo di attrezzi per il potenziamento ti proponiamo quelle che riteniamo essere le palette nuoto migliori per migliorare la forzacon la quale ti spingi sull'acqua. Abilità da sviluppare dopo che la tecnica di bracciata e il posizionamento del corpo in acqua sono state affinate ad un livello non meno che ottimo. Come sopra eccovi la lista delle migliori con il consiglio di andare ad approfondire nelle singole pagine dei prodotti:
Palette ISO - lavoro di forza differenziabile per gruppi muscolari, lavoro discreto anche di tecnica
Palette Agility - lavoro intenso di tecnica con lavoro di potenziamento paragonabile a quello di una classica paletta nuoto
Palette ERGO - bordi morbidi molto sicuri, paletta classica
Palette potenziamento Mad Wave - forma ideale per il potenziamento della forza, taglie differenti permettono un lavoro piramidale con palette via via più grandi (o più piccole)
Boccaglio Frontale...
Il boccaglio frontale (snorkel): cos'è e perché nessun nuotatore può farne a meno? Potrebbe sembrare un attrezzo molto specifico, adatto solo a nuotatori di una certa esperienza o che comunque abbiano esigenze di allenamento molto specifiche. In realtà non è così, il boccaglio frontale nuoto, anche noto come snorkel piscina, è di estrema utilità per tutti e può rendere più divertente e utile anche la tua nuotata domenicale!
A che, e a chi, serve il boccaglio frontale (snorkel)?
È presto detto, a una di queste domande è facilissimo rispondere. A chi serve lo snorkel piscina? A tutti. Certo non possiamo prescindere, facendo queste considerazioni, dai motivi che portano in piscina chi poi, in qualche modo, della piscina rimarrà innamorato. Escludiamo per un attimo l'agonismo, di cui parleremo dopo.
Il nuoto è una passione che può cominciare da necessità le più diverse: per scaricare tensioni, rilassarsi o recuperare da un trauma passeggero o da una patologia cronica (penso ad esempio alle ernie lombari).
Ora, è chiaro che il neofita puro potrebbe già trovarsi in difficoltà nella scelta delle attrezzature di base, costume e occhialini per rimanere proprio alle fondamenta, non parliamo poi di palette e pull-buoy. Figurarsi se può sfiorarlo il pensiero di una cosa di cui molto probabilmente non consoce nemmeno il nome, dico, un boccaglio frontale per nuoto!
Mettiamoci nei panni di chi sente nominare/vede questo attrezzo per la prima volta. La prima cosa che si pensa quando ci si forma nella mente l'immagine di un boccaglio frontale (snorkel) è una qualche forma di allenamento della capacità polmonare o di resistenza... e di estrema fatica. E non a torto.
Lo snorkel frontale e l'allenamento della resistenza (capacità polmonare)
Dover respirare attraverso un tubo limita sempre, in qualche maniera, la quantità di ossigeno che arriva ai polmoni durante lo sforzo fisico. In realtà questa riduzione è molto graduale, il boccaglio frontale per nuoto è specificatamente costruito con una sezione del tubo di una determinata larghezza. Questo per fare in modo che l'ossigeno che arriva ai polmoni non sia troppo poco.
Allenare la VO2Max
Detto in maniera un pochino più "scientifica" questo tipo di allenamento è conosciuto come allenamento della VO2 Max. La VO2max (Massimo Consumo di Ossigeno) è un valore che indica la massima quantità di ossigeno utilizzabile da un nuotatore in una determinata unità di tempo (di solito è un valore espresso “al minuto”). E quindi la massima potenza aerobica sviluppabile da un atleta. Questa quantità può essere aumentata grazie ad allenamenti in cui, grazie ad un ridtto apporto di ossigeno, stimolo i polmoni a lavorare (se vuoi approfondire puoi leggere questo articolo VO2Max - Cos'è?). Questo può essere fatto con diversi attrezzi (il Powerbreather, ad esempio, è uno di questi) ma il migliore per praticità, durevolezza e prezzo è decisamente il boccaglio frontale nuoto.
Modificare l'intensità del lavoro con lo snorkel piscina
E allora se io sono già abbastanza allenato lo snorkel frontale non mi serve? Al contrario, ci sono, infatti, dei limitatori (una specie di tappini regolabili) che riescono a diminuire ulteriormente la quantità di ossigeno che arriva ai polmoni dal tubo dello snorkel frontale. Questo significa che un tipo di attrezzo del genere non ha un utilizzo limitato nel tempo ma si adatta ai progressi del nuotatore e mano a mano che quest'ultimo migliora le prestazioni riesce a metterlo sempre più alla prova. il risultato è un attrezzo con una "vita allenante" molto durevole nel tempo.
Dopo quanto tempo?
Il primo risultato apprezzabile (dopo circa 3 settimane di utilizzo del boccaglio frontale nuoto) è un maggiore aumento della resistenza, il cosiddetto "fiato". Per metterla giù semplice, un aumento del numero di vasche che riesci a fare senza doverti fermare per recuperare le forze. Più alto, ovviamente di quello che avresti ottenuto con il semplice allenamento senza snorkel frontale. Un risultato non da poco.
Lo snorkel frontale e il miglioramento della tecnica
L'altro campo in cui il boccaglio frontale (snorkel) riesce ad essere un supporto estremamente utile è quello dei miglioramenti sulla tecnica. Parliamo di Stile Libero. Poter "eliminare la fase di respirazione", ovvero poter tenere la testa ferma mentre nuoti, porta una serie di vantaggi.
Eliminare il movimento di respirazione
Respirare nello Stile Libero è indubbiamente faticoso ma sopratutto asimmetrico. Al contrario della respirazione frontale usata a Rana o a Delfino, respirare lateralmente sbilancia in qualche l'assetto orizzontale del corpo e quindi anche la meccanica motoria di una bracciata rispetto all'altra (all'interno di uno stesso ciclo di bracciata - entrata della mano destra in acqua e fino alla successiva entrata della stessa mano).
Se tengo la testa ferma posso concentrarmi su quello che fanno le mie braccia e su come lo fanno, migliorando così la bracciata stessa e la mia percezione di essa. La memoria muscolare farà il resto anche quando andrò a inserire la respirazione.
Lo sguardo fisso sul fondo.
Lo sguardo può essere mantenuto più facilmente fisso sul fondo della piscina. in questo modo la testa rimane nella posizione migliore e più idrodinamica. Ferma senza oscillazioni. La rotazione è solo delle spalle intorno all'asse della colonna vertebrale (il cosiddetto rollìo). Un buon rollìo può essere ottenuto solo in questo modo, lavorando a testa ferma sulla rotazione delle spalle. l'unico attrezzo che mi permette di farlo è proprio il boccaglio frontale per nuoto.
Inoltre consideriamo chi ha problemi di cervicale e non è a proprio agio con la rotazione della testa, necessaria nella fase di respirazione, o coloro i quali devono mantenre un assetto vertebrale particolarmente stabile a causa di patologie della colonna o erniarie. Previa consultazione dl proprio medico o specialista potranno utilizzare lo snorkel frontale per nuotare senza le controindicazioni e i fastidi dovuti alle proprie patologie. Cosa non da poco.
Un assetto perfettamente orizzontale
Un corpo fermo e con un buon assetto orizzontale in acqua è essenziale per diminuire gli attriti e la resistenza all'avanzamento (e quindi per aumentare la velocità). Due sono le cose che ci aiutano a raggiungere questa posizione ottimale in acqua, la spinta delle gambe e la posizione della testa. Capite, quindi come sia essenziale lavorare con un attrezzo del genere per migliorare anche questo aspetto della tua tecnica di nuotata. Tenendo la test ferma e lo sguardo fisso al fondo vasca riuscirai a percepire mille volte meglio la tua stessa postura e quindi, dove necessario, a correggerla.
Non solo a Stile Libero.
Può sembrare bizzarro ma uno dei modi più divertenti per perfezionare la propria tecnica natatoria è usare il boccaglio nuoto per nuotare a Dorso. Grazie all'utilizzo creativo del frontalino rigido che appoggia sulla fronte e serve a tenere fermo lo snorkel frontale durante il normale utilizzo.
Tenendo fermo il frontalino e ruotando lo snorkel, porta il boccaglio, invece che in direzione della bocca, in direzione opposta ad essa. In questo modo, nuotando a Dorso, avrai una specie di "pinna" che punta verso il soffitto. Ecco cosa dovrai fare, nuotare a Dorso tenendo il boccaglio centrale, sempre in direzione del cielo/soffitto, senza farlo dondolare a destra e a sinistra!
Questo vuol dire esercitarsi a tenere la testa ferma anche a Dorso mentre le spalle fanno il solito lavoro di rollìo (eh sì, gli effetti positivi della rotazione delle spalle valgono anche per il dorso!). È un esercizio utilissimo e anche divertente.
Il boccaglio frontale e l'andatura
C'è un altro aspetto importante nel nuoto. L'andatura. Per farti capire di cosa parlo ti farò un esempio. Avrai sicuramente visto una differenza tra i vari tipi di nuotata delle persone che incontri in piscina. Chi agita le braccia come un mulino a vento impazzito, chi scivola in acqua quasi senza muoverla, con pochissimi schizzi, chi si muove alla velocità delle spugne di mare e chi appena entra parte in quarta solo per ritrovarsi esausto dopo mezza vasca!
Spesso è questione di andatura. La velocità che decidi di mantenere è importante per il tipo di allenamento che vuoi fare in piscina. Una velocità costante è molto importante ai fini dell'efficacia aerobica e di fitness della nuotata (del benessere fisico che puoi trarne). Detto in altre parole: anche se non ti stai allenando per qualche gara dovresti mantenere un andatura costante in modo che lo sforzo fisico rientri nella cosiddetta fascia aerobica (un preciso numero di battiti cardiaci al minuto) e possa, così, "farti bene" (farti dimagrire, migliorare la tua forma fisica, etc.).
Il boccaglio nuoto riesce a regolarizzare l'andatura perché ti costringe a mantenere un ritmo costante di inspirazione (dalla bocca) ed espirazione (dal naso) che non è obbligatorio quando nuoti senza snorkel nuoto, ma diventa l'unico comodo se devi respirare attraverso un tubo! Una frequenza costante della respirazione si porta dietro una maggiore compostezza dei gesti e quindi una loro costanza ripetuta. La costanza è il contrario delle improvvise e casuali variazioni di velocità.
Una conclusione decisamente rivoluzionaria
Insomma utilizzando il boccaglio nuoto la solidità del tuo stile ne guadagnerà moltissimo, talmente tanto da affermare che lo snorkel piscina è lo strumento più importante per chi nuota, a qualsiasi livello! Più importante di altri attrezzi, finora considerati basilari, ma con funzioni molto più limitate (ad esempio le palette per il potenziamento della bracciata -ma a che ti serve la potenza se poi produce solo attrito e lentezza? - o il pull buoy).
Pinne Nuoto
In pinne e monopinne trovi una vastissima scelta di pinne per nuoto, nuoto pinnato, apnea, acque libere. Modelli più o meno tecnici, dalla pinna corta semplice a quella in materiale super morbido o costruita con una tecnica estremamente performante.
Come introduzione a ogni categoria abbiamo inserito una descrizione che potrebbe esserti utile nella scelta delle pinne e monopinne che andrai ad acquistare. Non solo indicazioni utili per la scelta della taglia ma anche consigli per individuare il modello più adatto alle tue esigenze.
Tavolette Piscina
La tavoletta piscina è l'accessorio più utilizzato dai nuotatori di tutto il mondo. Un accessorio a cui spesso si presta poca attenzione pensando, forse, che una tavoletta per nuotare sia uguale all'altra, tanto deve solo tenerci la testa fuori dall'acqua.
Niente di più sbagliato. Certo, la tavoletta piscina ha lo scopo di fornirci supporto mentre facciamo serie di gambe. È come questo sostegno viene fornito che spesso cambia radicalmente le cose.
Tavoletta piscina, più ne sai meno male ti fai
Parlare in questi termini di una tavoletta per nuotare può sembrare eccessivo. Non lo è affatto. il modo con cui utilizzi la tavoletta piscina influisce sulla posizione del tuo corpo in acqua e sulle abitudini natatorie che acquisisci. Brutte o buone che siano. Di solito con la tavoletta se ne acquisiscono di brutte. Ma puoi sempre seguire questi consigli per massimizzare i benefici delle tue serie di gambe senza fare danni.
La postura durante l'utilizzo della tavoletta piscina
Usare una tavoletta piscina ti porta, indipendentemente da come la impugni, a modificare l'assetto orizzontale che è perfetto in acqua. La spinta che la tavoletta ti fornisce inclina il tuo corpo aumentando la resistenza all'acqua, poco importa se non di molto.
Inoltre tenendo le mani o le braccia sulla tavoletta per nuotare posizioni, quando più quando meno, l'articolazione della spalla in modo poco salutare.
Alla lunga questo può portare fastidi o infortuni (sopratutto se sommato al carico di lavoro che già la spalla subisce grazie al movimento ripetuto delle bracciate e all'utilizzo delle palette per potenziamento.
La soluzione? Una tavoletta piscina più leggera
Utilizzando una tavoletta piscina PICCOLA e leggera, come ad esempio la tavoletta multiuso pullkick, unita ad un elastico per le caviglie posizionato di traverso alla tavoletta per nuotare allo scopo di migliorare il grip. La tensione dalle spalle si scaricherà magicamente (anzi, meccanicamente). Tenendo la tavoletta sotto il pelo dell'acqua i difetti di postura del corpo saranno quasi azzerati.
La cosa migliore sarebbe utilizzare sempre, durante l'uso della tavoletta piscina, anche uno snorkel frontale. Così ci si può concentrare completamente sulla battuta di gambe e farlo in maniera corretta.
Potenziamento e tecnica
Lavorare sul potenziamento nel nuoto e migliorare la tecnica del nuoto sono due cose diverse ma legate tra loro. .
Se vuoi saperne di più puoi premere su "leggi tutto" o scorrere fino in fondo alla pagina (sotto l'elenco dei prodotti): troverai un utile e veloce approfondimento.
Migliorare la tecnica del nuoto e il potenziamento del nuotatore
Per
Pull buoy
Il pull buoy è uno di quegli accessori per l'allenamento che non ci si fa scrupolo di raccattare da un grande cesto sul piano vasca. Di solito sono pullbuoy umidicci e tutti smangiucchiati e non puo fare a meno di chiederti se quello che l'ha usato prima di te avesse qualche fungo contagioso nell'interno coscia!
E allora non è meglio comprartene uno tutto per te? Un buon pull buoy non è difficile da trovare ma ce ne sono di diversi tipi, di più o meno vantaggiosi. Spero solo che tu non utilizzi come pull buoy una tavoletta di quelle classiche rettangolari tenuta tra le gambe in verticale. non c'è niente che peggiora lo stile come una cosa del genere. Troppo attrito e poco galleggiamento non è quello che dovresti cercare in un pullbuoy.
Cosa dovresti volere dal tuo pull buoy?
Dunque, un buon galleggiamento per iniziare. Il pull buoy deve sostenere in maniera adeguata il peso delle tue gambe in modo da mantenre la tua posizione il più orizzontale possibile. Parallela al fondo della vasca. Se poi riuscisse a farlo mantenendo i tuoi arti inferiori in posizione rilassata, be', anche meglio.
Anche non esagerare con l'attrito è una buona caratteristica per un pullbuoy, più attrito c'è e più rischi che la tua posizione diventi "sbilenca" mentre nuoti. L'unico attrito buono è quello dei paracadute da nuoto frenato mentre fai ripetute per allenare la resistenza!
I pull buoy classici
Il pull buoy classico è ottimo per chi inizia a nuotare e non ha esigenze particolari, in morbida schiuma EVA sono, di solito, molto comodi ed hanno un ottimo galleggiamento. La forma è quella a clessidra che avrai visto un migliaio di volte in piscina.
Puoi tenerlo in mezzo alle cosce o alle ginocchia, senza stringere troppo, la cosa migliore è che gli arti inferiori rimangano rilassati. Per tenere un assetto regolare c'è chi ogni tanto utilizza qualche colpo di gambe dal ginocchio in giù.
I pull buoy multifunzione
La cosa più vantaggiosa e interessante sonoi pull buoy multifunzione. Sono recentemente apparsi sul mercato una serie di pull buoy che uniscono più funzioni, di solito quello di tavoletta, pullbuoy e in un caso anche di fermacaviglie!
Ad esempio il PullKick di Mad Wave è un'ottimo pullbuoy che impugnato tra le mani si rivela anche una utile e leggera tavoletta. Ma l'evoluzione defintiva è quella dell'AXIS di FINIS, utilizzabile come mini tavoletta, pull buoy e anche come fermacaviglie! insomma il massimo della versatilità e della convenienza considerando che sono tre attrezzi in uno!
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Allenarsi con scientificità è importante anche se non aspiri alla conquista di un podio. Strumenti che migliorano la tecnica e che ti aiutano a capire se stai nuotando nel modo correto sono importantissimi. Infatti il nuoto è uno sport, anzi no, come dice una frase un po' usurata, è lo sport più completo ma anche uno di quelli in cui la tecnica è tutto. Una cattiva esecuzione tecnica vuol dire maggior fatica ed energia sprecata nonché minori benefici articolari e di allungamento.
Migliorare la tecnica
Certo, la cosa migliore per migliorare la tecnica, direi necessaria, è comunque rivolgersi a un istruttore capace. Gli strumenti che trovi nella categoria accessori allenamento nuoto non hanno certo la pretesa di sostituire la sapienza e la funzione di un istruttore esperto! Ci mancherebbe. E allora in cosa possono essere utili? Beh ad esempio ad accorciare i tempi di apprendimento aiutando la memoria muscolare e la comprensione del corretto gesto tecnico. Proprio come gli esercizi di tecnica che si fanno durante l'allenamento in piscina, ma con una marcia in più. Se non sei un nuotatore completamente inesperto o esordiente potrai beneficiare di questi strumenti, palette correttive e per il potenziamento, pinne corte e speciali pull-buoy. Ti basterà non esagerare e cominciare con poche vasche alla volta alternate alla nuotata libera senza attrezzi.
Migliorare la potenza
Pensando al potenziamento muscolare associato al nuoto si pensa subito alle classiche palette o alle pinne a pala corta, ma non è solo questo. Una tipologia di strumenti molto utilizzata per potenziare la propria muscolatura sono i paracadute e costumi a rete o anche gli elastici da nuoto frenato. Questi strumenti aggiungono una resistenza all'avanzamento in acqua senza modificare l'assetto della nuotata come fanno invece le palette. Il contro è che di solito per essere utilizzati hanno bisogno di una corsia dedicata visto il loro ingombro.
Ma chi nuota può sfruttare anche un altro tipo di accessori allenamento nuoto per potenziamento che è quello cosiddetto "a secco" (in palestra, per intenderci). Di solito costituiti da elastici e palle mediche, questi strumenti sono preferiti dai nuotatori rispetto ai classici pesi da palestra. Il motivo è molto importante. Perché la forza guadagnata sia applicata in maniera corretta c'è bisogno che sia sviluppata utilizzando lo stesso gesto che poi, a livello motorio, farai in acqua! Per questo elastici che hanno palette applicate alle estremita o lanci con palle mediche sono strumenti più adatti a fare certi movimenti tipici del nuoto, che poi ti ritroverai a fare mentre nuoti, utilizzando però un carico di peso maggiore.
Occhio, però, a potenziare senza criterio. non esagerate mai col carico. Qualsiasi aumento di carico spesso risulta in una forma tecnica peggiore rispetto a quando nuoti senza carichi aggiuntivi. Eh si, se nuoti con palette o pinne da una parte hai sostegno e potenza aggiuntiva, dall'altra basta sentire un po' di fatica per nuotare peggio e rapidamente vanificare i benefici che dovrebbero derivare dal potenziamento.
Ricorda sempre, la potenza nel nuoto è sempre subordinata a una buona tecnica. Basta una tecnica imprecisa e ad un aumento della potenza aumenta proporzionalmente anche l'attrito. Più attrito, meno velocità e più dispendio di energie. Quindi cautela nell'utilizzo di questo tipo di strumenti!
Verificare i miglioramenti
Infine è bene verificare i propri progressi e miglioramenti con strumenti più precisi delle semplici sensazioni che hai in vasca. Si sa, la propria percezione non è oggettiva ma cambia a seconda di molte variabili, incluso umore o stanchezza e via dicendo. Swimmershop ti offre tutta una gamma di prodotti per misurare i parametri della tua nuotata, inclusa la frequenza cardiaca. parametri che poi potrai visualizzare comodamente sullo schermo del tuo smartphone o del tuo PC o MAC. Ma c'è di più: alcuni di questi activity tracker per il nuoto, come il PoolMate 2 o il MARLIN con GPS sono in grado di misurare anche le tue prestazioni in acque libere, al mare o al lago!