Strategie per nuotare il mezzo miglio in acque libere
Nuotare il mezzo miglio
Nuotare è un ottimo esercizio, ma non sempre è così naturale. Se ti stai allenando per acque libere o triathlon potresti voler migliorare la tua capacità sulla lunga distanza, ad esempio su come nuotare il mezzo miglio. Siccome nuotare è anche poco traumetico per le articolazioni potresti voler nuotare lunghe distanze anche come esercizio per mantenerti in forma.
Imparare a conservare l'ossigeno, migliorare la resistenza e scivolare attraverso l'acqua con il minimo attrito possibile sono tutte capacità che possono aiutarti a nuotare distanze più lunghe con maggiore facilità. Ma ricorda: non nuotare in acque libere DA SOLO, specialmente se non sei un NUOTATORE ESPERTO!
Respirazione
Nonostante tu possa pensare di non poter nuotare lunghe distanze a causa dell'affaticamento muscolare di braccia e gambe, è la fatica dei muscoli respiratori che si fa sentire maggiormente in acqua! Quando i tuoi muscoli respiratorisi affaticano il tuo corpo devia l'ossigeno a loro, cauando affaticamento.
Uno studio del Marzo 2010 dell'Università di Buffalo, pubblicato nell'"European Journal of Applied Physiology", ha misurato l'effetto sul nuoto di resistenza dell'allenamento dei muscoli respiratori al fine di per aumentare la frequenza respiratoria e il volume polmonare. Il risultato è che un'aumentata capacità respiratoria elimina la fatica già sul mezzo miglio!
Ottimo ed economico strumento per allenare la capacita polmonare e i muscoli respiratori è lo Snorkel frontale per nuotatori associato a questi due tappi regola ossigeno che possono essere utilizzati per diminuire gradualmente l'apporto di ossigeno.
Coordinare i movimenti
L'atto del nuotare implica movimenti complessi e per coordinare quelli di braccia e gambe c'è bisogno di pratica. Un allenatore o istruttore capace può aiutarti ad individuare i tuoi punti deboli.
Ogni volta che ti muovi in un modo poco fluido sprechi energia e diminuisci la distanza che sei in grado di nuotare!
Spingiti attraverso l'acqua con le mani tenendo i gomiti alti (per capire la posizione corretta ecco il post EVF - Bracciata a gomito alto, con un'illustrazione che spiega benissimo la posizione corretta). Fai partire la battuta di gambe dalle anche e non batterle più forte di quel che è necessario, non stai facendo i 50 stile!
Ridurre l'attrito
Quando nuoti ti muovi contro la resistenza dell'acqua. Combatterla prendendola di petto ti rallenta e ti stanca. Molti allenatori consigliano, per evitare inutili attriti, di tenere il corpo orizzontale. Sollevare, anche di poco, la testa cambia in maniera controproducente l'allineamento del tuo corpo in acqua. Guardare giù e lasciare che sia la testa e non la fronte ad aprire l'acqua è la cosa migliore.
Essere a tuo agio in acqua
Nuotare in mare o al lago può essere inquietante. La paura ti rende rigido, una condizione in cui è più difficile nuotare lunghe distanze. Abituati alla sensazione del nuoto in mare o al lago con allenamenti in acque profonde.
inizia con distanze brevi e aumentale gradualmente finché non arrivi al mezzo miglio e una volta che sei a tuo agio con acque di media profondità spostati in quelle in cui non puoi vedere il fondo. È sempre bene portarsi una boa con cui indicare la propria presenza come ad esempio la Swimsafety boa portaoggetti.