Nuoto a Dita Aperte o a Dita Chiuse?
Nuoto a Dita Aperte o a Dita Chiuse?
La domanda "Nuoto a Dita Aperte o a Dita Chiuse?" se la fa ogni nuotatore, arrivato a un certo punto. Chi prima, chi dopo. Ma questa domanda, se nuoti, prima o poi arriva.
Molti istruttori e allenatori dicono (e molti atleti ci credono) che la migliore applicazione della forza in acqua avviene a dita chiuse, perché ciò trasformerebbe la mano in una specie di paletta e quindi essa sarebbe in grado di fare forza sull'acqua con un'area maggiore.
Queste convinzioni sono state smontate da tempo e ultimamente anche dalla rivista SCIENCE in cui è stato pubblicato uno studio di fisica che rivela quale sia la miglior posizione della mano in acqua per i nuotatori.
- Cosa dice Science
- Principale forma di propulsione
- Angolo di entrata della mano
- Problemi dell'entrata della mano in acqua:
- Modo corretto e strumenti per imparare facilmente (con video)
Cosa dice Science in merito a nuotare con dita chiuse o aperte
Science inizia dicendo che nelle gare di nuoto i centesimi di secondo fanno la differenza, ed è vero. Separando leggermente le dita quando nuoti puoi guadagnare tempo e velocità secondo un recente studio presentato al 69esimo Meeting Annulae della American Physical Society Division of Fluid Dynamics.
Se nuoti sai quanto siano importanti i dettagli tecnici per migliorare: nel nuoto se NON migliori la tecnica è inutile potenziare la muscolatura.
Ogni forza eccessiva applicata nel modo sbagliato creerà attrito e ti rallenterà, così funziona il principio alla base del nuoto.
I fisici impegnati in questa ricerca hanno utilizzato dei modelli 3D di mani e braccia e considerato 5 differenti posizioni delle dita e come queste influissero sulla velocità in acqua. Le 4 dita della mano, pollice escluso la cui posizione rimaneva sempre costante, aperte di 0°, 5°, 10°, 15°, o 20°.
I ricercatori hanno misurato l'attrito sul modello 3D in una galleria del vento, questo per evitare che lo studio fosse falsato dall'influenza delle onde di superficie.
Il risultato di questo studio è che il modello in cui le dita erano aperte di 10° creava la maggiore presa sull'acqua poiché quell'apertura non è ancora sufficiente a far passare l'acqua che invece crea una sorta di effetto "attrito positivo", come se la mano fosse più grande.
Siccome l'attrito sulla mano fornisce al nuotatore una superficie maggiore con cui spingersi in avanti, la conclusione fu che i nuotatori a Stile Libero vanno più veloci se aprono leggermente le dita della mano.
Esaminando e facendo calcoli con diverse dimensioni della mano e frequenza di bracciata i ricercatri hanno calcolato che dita aperte di 10° possono aumentare la velocità di un nuotatore del 2,5% se confrontata con un nuotatore dello stesso tipo che nuota a dita chiuse.
Una differenza simile di velocità si traduce su un 50 metri a stile come diversi decimi di secondo in meno. UN margine enorme se si pensa che molte gare (come quella delle Olimpiadi estive del 2016) si sono giocate anche su differenze di 0,02 secondi. Chiaro che se da gare corte passiamo a gare di fondo questo discorso è ancora più importante poiché il vantaggio di tempo si accumula.
Sappiamo che mani e piedi ne nuoto sono la principale forma di propulsione
Dunque sappiamo che mani e piedi sono i principali mezzi di propulsione per un nuotatore. Occuparsi di come li utilizziamo all'interno del nostro stile è fondamentale per migliorare il modo in cui nuotiamo e per andare più veloce in acqua.
Cosa succede quando allarghiamo le dita? Intorno a ogni dito c'è una sorta di area che resiste al movimento. Se le dita sono separate tra loro tra i 4mm e gli 8mm allora tra di essi si crea una turbolenza che aiuta a spingere più acqua.
Essenzialmente questa turbolenza crea un'area di attrito intorno alla mano che può essere usata per spingersi più efficacemente sull'acqua. Il numero magico secondo alcuni studi è 8mm di distanza ma, come abbiamo visto, molti parlano più correttamente di angolo di apertura delle dita.
Il pollice in tutto questo deve, invece, rimanere vicino alla mano. Quando la tua mano è rilassata le dita dovrebbero essere già separate nel modo in cui dovresti tenerle in acqua. Quindi la posizine non è difficile da tenere a livello di biomeccanica.
Facendo qualche prova e rimanendo abbastanza concentrati su questo aspetto, con un poco di pratica si riesce ad abituasi a nuotare in questo modo. Se pensi che è stato dimostrato che i nuotatori possono aggiustare il proprio angolo di tuffo anchge di un grado capirai che non sarà impossibile regolare quanto tieni allargate le dita.
Approfondiamo l'angolo di entrata della mano nel nuoto
Certo il discorso non vale per l'entrata della mano in acqua, dovendo essere più fluida possibile, è consigliabile tenere accostate le dita e aprirle leggermente alla fine dell'allungo in avanti. Ecco nell'immagine qua sotto come dovrebbero essere i 10 gradi ottimali di apertura della mano:
Diciamo che se la tua mano ha le dita unite come quella qui sotto è meglio cambiare posizione:
In questo video puoi vedere altri esempi e sotto passiamo ai tre errori più comuni di chi entra male con la mano in acqua.
Quale sono gli errori nell'entrare con la mano in acqua?
È così importante come entri con la mano in acqua? Be' sì. L'entrata della mano in acqua può farti andare più veloce ma anche peggiorare il tuo stile come nemmeno immagini; se conosci abbastanza bene il nuoto sai che in acqua una posizione errata - anche di una sola parte del corpo - ha ripercussioni su tutto l'assetto del corpo stesso. E può peggiorare il nostro stile, moltissimo. Ecco quali
Primo Problema: la mano ruotata
Entrare con il pollice verso il basso, e di conseguenza con la mano ruotata angola il gomito in una posizione troppo bassa (come puoi vedere nel video qui sotto). Quello che succede è che il gomito rimane posizionato più in basso rispetto all'articolazione del polso. Pessima posizione per spingere sull'acqua.
Secondo Problema: il polso piegato
Quando tieni piegato il polso invece, cosa molto comune in chi nuota da un po', ed è una posizione altrettanto INEFFICACE poiché il gomito rimane basso e per spingere bene in acqua l'avambraccio il polso e la mano devono formare una linea retta.
Terzo Problema: mano piegata verso l'esterno
Stesso discorso è valido se posizioni la mano con il dito medio che punta verso l'esterno.
Quindi qual è la posizione coretta per entrare in acqua con la mano mentre si nuota e quali strumenti ti possono aiutare a imparare facilmente?
Ma allora qual è la posizione giusta? Dunque appena prima che la mano entri in acqua, avambraccio polso e mano devono essere in posizione neutrale (senza inclinazioni) e formare una linea retta. Il piegamento per dirigere le dita verso il basso e farle entrare in acqua avviene all'altezza del gomito.
Quando la mano entra in acqua pensa al dito medio come a un puntatore laser, entra puntando verso il basso ma si dirige subito in avanti nel movimento dell'allungo che precede l'inizio della bracciata vera e propria.
Quale strumento ti può aiutare nell'imparare bene questo movimento? Le palette Freestyle (palette triangolari e con un solo elastico al dito medio) ti aiutano a percepire e ad abituarti all'entrata ottimale della mano in acqua. Sull apagina prodotto puoi legger ein che modo ti aiuteranno