I genitori impazziscono quando l'allenatore fa una di queste cose

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I genitori impazziscono quando l'allenatore fa una di queste cose.

Ecco una raccolta di opinioni genitoriali che ho raccolto tra i genitori dei miei atleti nel corso degli anni

di Wayne Goldsmith

1. Non essere comunicativo.

Di tutte le lamentele verso gli allenatori questa è decisamente la prima. Un allenatore dovrebbe cercare di vivere secondo le quattro C: comunicazione costante, chiara e coerente.

2. Applicare una filosofia di insegnamento "taglia unica" per tutti i nuotatori.

Non c'è un unico modo per creare nuotatori. Non ci sono regole universali che si possano applicare a nuotatori di tutte le età in ogni momento. Allenatori che propagandano i loro metodi come l'unica via e quelli degli altri come palesemente sbagliati si sbagliano di grosso.

3. Favorire i nuotatori più portati

È normale voler avere successo quando sei un allenatore di nuoto. I nuotatori che vincono ti forniscono grande credibilità, a te e ai tuoi programmi da allenamento. Questo attira altri nuotatori e il nuoto per l'allenatore è un lavoro. Nonostante questo i genitori di uno stileliberista che fa i 50 metri in 45 secondi pagano la stessa cifra di quelli di uno che li fa in 27. È giusto che tutti gli atleti siano seguiti e ricevano lo stesso trattamento. Non idolatrare il talento se vuoi essere un buon allenatore – ossia non fornire un allenamento di ottima qualità a chi rende bene e uno di pessima a chi rende peggio.

4. Non tenere conto degli impegni esterni al nuoto (scuola, famgilia e anche altri sport).

C'è vita oltre il nuoto e questo è particolarmente vero per i  nuotatori più giovani. Mentre il nuoto è centrale nella vita di un allenatore di nuoto, per molte famiglie è solo una delle tante cose di una vita con figli da organizzare.

5. Non prendere in considerazione le aspettative dei ragazzi (aggiornandole continuamente).

Uno dei più grandi errori che fanno gli allenatori di nuoto è di dare per scontato che le proprie motivazioni debbano essere uguali a quelle degli altri. I nuotatori si allenano per una miriade di motivi: benessere fisico, perdere peso, vincere una medaglia d'oro, conoscere nuovi amici, gareggiare nel triathlon, etc.

Se l'allenatore cerca di imporre la propria motivazione (esempio: arrivare a tutti  costi ai nazionali) a nuotatori che vogliono solo godersi il nuoto come sport allora si può star certi che le cose andranno a rotoli in breve.

6. Applicare regole diverse per i nuotatori migliori.

Questa è una cosa che davvero manda in bestia i genitori. Permettere agli atleti più bravi di arrivare in ritardo, fare meno vasche cazzeggiare durante le serie di gambe, uscire prima etc. Questo atteggiamento causa solo risentimento e divisioni. A risentirne sarà TUTTA LA SQUADRA.

7. Distrarsi – ovvero usare smartphone sul piano vasca e non essere concentrato al 100% durante gli allenamenti.

Come regola generale ecco 4 cose con cui un allenatore NON dovrebbe sollazzarsi sul piano vasca:

  • Smartphone;
  • Genitori;
  • Amici, altri allenatori;
  • Attività indefinite – ossia cose non direttamente legate ad allenare la squadra.

8. Non disciplinare i ragazzi nel modo giusto.

Ci vuole impiego di energie e tempo per rendere effettivo il comando  “Basta parlare e cominciate a nuotare" come anche “Tieni il gomito alto durante la trazione". La disciplina è una questione importante in allenamento e, a volte, essenziale per la sicurezza. Un allenatore dovrebbe sempre avere pronti dei sistemi per interagire con i nuotatori più turbolenti così da perdere il minor tempo possibile in attività non direttamente legate al miglioramento dei nuotatori.

9. Fare lezioni noiose ai nuotatori più piccoli.

I nuotatori più giovani sono prima di tutto bambini. Se un allenatore lo tiene sempre ben presente tutto filerà liscio. Non pensare "cosa funzionerà con questi nuotatori?" ma piuttosto "cosa è meglio per questi bambini?. Successivamente potrai modellare l'allenamento intorno a questa domanda.

10. Non dare il tempo necessario ai bambini che lo richiedono.

Le tre cose più importanti per un genitore di nuotatore sono, in ordine di importanze: il loro bambino, il loro tempo e i loro soldi. Ogni nuotatore ha bisogno dell'attenzione dell'allenatore, che sia un campione o che nuoti per divertirsi, che abbia 8 anni o 18!.

Come considerazione finale vorrei dire che i geniotri e gli allenatori dovrebbero lavorare insieme come partner per fare in  modo che sia tutta la squadra a crescere e beneficiare di un rapporto produttivo nel rispetto di tutti.

Ora tocca a voi!

genitori allenatore

Foto: Peter H. Bick

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