Nove domande che dovresti farti se stai pensando di cambiare squadra di nuoto
Cambiare squadra di nuoto, sicuro che sia una buona idea?
Diciamo che tu (o il tuo nuotatore) stiate pensando di cambiare squadra di nuoto. È finita la stagione e state disperatamente cercando un cambio di scena. Parlate ad altri nuotatori, genitori, allenatori e cominciate a dipingervi un'idea di come siano le altre squadre, il clima che visi respira e via dicendo..
Ciononostante non vi sentite ancora tranquilli.
Vorrei dirvi una cosa: è virtualmente impossibile sapere come sarà stare in una nuova squadra prima di aver cambiato la vecchia e aver vissuto in mezzo alla nuova. Puoi fare tutte le ricerche e interviste che vuoi, parlare ad altri genitori, nuotatori e allenatori ma non saprai mai com'è finché non ti decidi a cambiare.
Detto questo, se STAI accarezzando l'idea di cambiare squadra ci sono alcuni modi di osservare che potete mettere in pratica, maturate grazie alla mia esperienza, che vorrei sottoporvi. validi specialmente alle gare. Le gare sono delle specie di biosfere comportamentali ottime da osservare. Ci puoi osservare allenatori che interagiscono con i nuotatori, nuotatori che interagiscono con altri nuotatori. Puoi vedere come i genitori comunicano l'uno con l'altro e con gli atleti.
Credo che le gare siano il posto migliore in cui vedere le squadre nel loro vero aspetto. Ho compilato una lista di 9 domande che dovresti farti se stai cercando di cambiare squadra. Anche solo rispondere ad alcune di queste potrebbe aiutarti a capire meglio anche la tua, di squadra!
1. Come interagisce l'allenatore con i nuotatori più lenti?
Senti: ogni nuotatore veloce riceve moltissime attenzioni. Succede naturalmente. Non giudico mai un allenatore per come interagisce con gli elementi più veloci. Ma se osservi come dialoga con i più lenti? Gli importa di loro? Dà loro la stessa quantità di attenzione? I nuotatori più lenti ti sembrano comunque impegnati seriamente nella gara?
2. La squadra fa riscaldamento insieme oppure ognuno per conto proprio?
Non c'è un giusto o sbagliato. È solo un'osservazione interessante. Riscaldamenti di gruppo può significare che l'allenatore voglia un approccio più di quadra alle gare. Quando i nuotatori sono lasciati a loro stessi, alla loro personale forma di riscaldamento, può essere indice di fiducia dell'allenatore. Due approcci differenti nel microcosmo degli stili di allenare.
3. I nuotatori fanno il tifo per i propri compagni stando seduti o in piedi?
Quasi tutte le squadre fanno il tifo per i propri nuotatori. Ma la differenza sta qui: lo fanno da seduti o da in piedi? Mi dispiace per le squadre che tifano da sedute ma "tifare seduti" non è veramente parteggiare per i propri compagni! Sono le squadre in cui i compagni si ammassano a strillare alla fine di una corsia o su una balaustra delle gradinate quelle di cui vorrei far parte.
4. I nuotatori parlano/sorridono tra loro durante il riscaldamento?
Il linguaggio del corpo può dirti davvero molto. Guarda come i nuotatori camminano e interagiscono tra loro prima del riscaldamento o quando arrivano in piscina. Sembrano rilassati? Qualcuno gli grida tutto il tempo come se fossero una massa indistinta di indisciplinati? Riescono a gestirsi da soli?
5. Se fanno riscaldamento insieme riescono a partire ad intervalli regolari o è il caos?
In altre parole, il riscaldmaneto è organizzato? I nuotatori sono sulla stessa lunghezza?
6. I genitori siedono insieme?
Questo potrebbe sembrare un colpo basso ma credo che i genitori dovrebbero fare gruppo e sedere insieme alle gare. Se nonlo fanno, perché no? Alcuni genitori non si sentono i benvenuti all'interno della squadra? O non gli piace sedere con gli altri? È qualcosa da tenere in considerazione.
7. Com'è organizzato il tifo?
Sì, giudico le squadre anche da come è organizzato il tifo, su quanto è originale. Ad esempio, una volta durante una gara io e i miei compagni per tifare abbiamo usato per tutto il tempo un vero birillo da bowling. Perché mai? E che ne so. Era una cosa strana e anche noi eravamo strani ma ci sentivamo speciali. Le squadre che usano cose scontate per tifare o slogan riciclati? Anche questo può essere indice di qualcosa.
8. I nuotatori condividono il mezzo di trasporto per andare alle gare?
Ancora, una piccola osservazione come quella sul riscaldarsi assieme o separatamente. Può essere il punto di partenza per alcune considerazioni sulle dinamiche di squadra.
9. Vedi una tendenza nell'insieme?
Puoi dire molto sull'intera stagione di una squadra semplicemente guardando le cose che sembrano ripetersi come abitudine durante riscaldamenti e gare. Guarda quali sono le prassi e le tendenze nelle interazioni, non solo con i nuotatori veloci ma anche con i più lenti. Nota se lanciano via gli occhialini alla fine di una gara, se fanno defaticamento, se vengono cazziati dall'allenatore dopo una brutta gara. Insomma cerca di dedurre un andamento da tutte le precedenti osservazioni. Sarà una sorta di conferma.
Molta dell'essenza di una squadra di nuoto è proprio di fronte ai tuoi occhi, spiattellata davanti a tuti alle gare. Certo, devi leggere tra le ...corsie, ma con un po' di spirito di osservazione puoi avere una stima realistica di cos'è una squadra e quale temperie ne permea l'anima. Se stai considerando di cambiare la tua squadra per passare a un'altra ti conviene farti le domande di cui sopra, porteranno altre domande e magari ti aiuteranno a prendere la decisione giusta.